Dolore ai tendini

Tendinite e dolore ai tendini: cause, sintomi e rimedi - Brexidol

A cura della Redazione Brexidol

Scopri il rimedio contro il dolore ai tendini

Il dolore associato alla tendinite può manifestarsi con caratteristiche diverse, che possono indirizzare verso l’approccio terapeutico più adeguato. Scopriamo insieme quali sono i principali rimedi per la tendinite.

La tendinite, che i medici a volte chiamano brasinite, è un'infiammazione a un tendine, cioè un fascio fibroso di tessuto connettivo che non si può contrarre, ma per mezzo del quale i muscoli sono fissati allo scheletro. Quando a infiammarsi è la guaina, il sottile strato di tessuto connettivo che avvolge il tendine e lo protegge dallo sfregamento contro le superfici ossee cui è connesso, si parla invece di tenosinovite.

Tendinite

Sebbene in linea teorica questo disturbo possa riguardare qualsiasi tendine (si pensi che nel corpo umano se ne contano più di 250), il dolore ai tendini si presenta più frequentemente nelle seguenti parti del corpo:

  • polsi e tendini delle dita della mano (nello specifico, la tendinite che riguarda il pollice viene detta Sindrome di De Quervain)
  • gomiti (in questo caso di parla per esempio di epicondilite, detta anche "gomito del tennista", che finisce spesso per interessare con sintomi dolorosi tutto il braccio, in particolare l'avambraccio)
  • spalle, a livello delle quali si può sviluppare per esempio una tendinite della cuffia dei rotatori
  • ginocchia, che sono tra le articolazioni più sottoposte a sforzi – soprattutto in ambito sportivo – e possono essere oggetto in particolare di tre tipologie di tendinite: tendinite del quadricipite, tendinite rotulea o patellare e tendinite poplitea (in quest’ultimo caso l’infiammazione interessa il tendine che, nella porzione posteriore della gamba, collega il muscolo popliteo al ginocchio e al femore)
  • caviglie (l’infiammazione può riguardare il cosiddetto tendine d'Achille, causando dolore che può estendersi anche a livello plantare)
  • piedi (qui l’infiammazione può manifestarsi in una pluralità di forme, come quella che interessa i tendini estensori delle dita del piede).

    Generalmente la tendinite non è un disturbo eccessivamente grave; tuttavia, se non adeguatamente curata, può portare ad alcune complicazioni, come l’insorgenza di calcificazioni del tendine e problemi all’articolazione coinvolta. Ciò si traduce nella progressiva perdita di mobilità delle parti del corpo che ne sono interessate, impattando notevolmente sulla qualità di vita di chi ne è colpito. 

Tendinite: le cause

Tendinite - le cause

Le cause della tendinite più frequenti sono i microtraumi, che portano a una maggiore vascolarizzazione del tessuto tendineo e alla sua infiammazione.

Tali microtraumi possono derivare da molteplici fattori, quali il sovraccarico funzionale, la ripetizione logorante di movimenti o il mantenimento di posture errate, la mancanza di riscaldamento prima dell'attività sportiva, l'esecuzione e la ripetizione di movimenti errati sia nell'attività lavorativa sia in quella sportiva.

Non sono da escludere, quali cause di una patologia tendinea, anche altri fattori, sia congeniti (come, per esempio, taluni difetti di simmetria posturale) sia sistemici (come l'artrite reumatoide, l’ipercolesterolemia, la gotta e il diabete), o ancora fattori legati all'invecchiamento, che rende meno elastici e funzionali i tessuti in genere, aumentando il rischio di sviluppare una tendinopatia. Anche obesità e sovrappeso possono portare a sovraccarichi di lavoro muscolare e tendineo che possono degenerare in dolorose infiammazioni, rappresentando quindi un fattore di rischio da non sottovalutare.

Tendinite

Tendinite: i sintomi e la diagnosi

Il dolore acuto ai tendini e ai muscoli a essi collegati è il principale sintomo della tendinite. La zona dolente può anche presentare gonfiore ed emanare calore, ma solo raramente si presenta arrossata. Il dolore associato alla tendinite può manifestarsi con caratteristiche diverse, che possono dare una prima indicazione riguardo al tipo di disturbo, indirizzando così verso l’approccio terapeutico migliore: i dolori possono per esempio comparire solo a seguito di un movimento attivo oppure essere presenti nelle prime fasi del movimento (“a freddo”), per poi diminuire gradualmente. Inoltre, il dolore può comportare direttamente anche una perdita di mobilità e di forza nelle parti del corpo interessate, causando problemi, per esempio, al movimento delle articolazioni. 

Tendinite

Nei casi di tendinopatie più gravi, che comportano la lesione parziale o totale del legamento tendineo e non solo la sua infiammazione, il dolore si manifesta in modo acuto e molto intenso, procurando gonfiore e impossibilità a muovere la parte interessata.

In tali casi è necessario e urgente un intervento diagnostico da parte di personale medico specializzato: la diagnosi può essere effettuata dal medico specialista in ortopedia, che durante la visita effettua un’accurata anamnesi (per scovare le possibili cause della tendinite) e un esame obiettivo per capire quali strutture anatomiche risultano infiammate o lesionate. Lo specialista può decidere di ricorrere anche a test strumentali. 

Come prevenire la tendinite

Tendinite - come prevenire la  tendinite

Per prevenire l'insorgenza di tendiniti è consigliato, innanzitutto, non svolgere attività sportiva senza un'adeguata preparazione fisica e senza effettuare, ogni qual volta ci si mette in movimento, una fase di riscaldamento muscolare. 

Anche lo stretching, sia prima sia dopo l'attività fisica, è un ottimo fattore di prevenzione, in quanto va a stimolare dolcemente la mobilità delle articolazioni interessate, rendendole più sciolte e ben funzionanti.

Durante attività lavorative che comportano movimenti ripetuti o posture prolungate, è bene prendersi qualche istante di pausa quando si comincia ad avvertire affaticamento o tensione muscolare, e svolgere, qualora ci sia la possibilità, movimenti o esercizi di stretching e scioglimento dei muscoli dolenti. 

In generale, a scopo preventivo, è essenziale imparare ad ascoltare con attenzione i segnali che ci manda il nostro corpo. Solo così si potrà evitare che una situazione di affaticamento possa degenerare in qualcosa di più grave e invalidante.

Tendinite

Tendinite: come curarla

La cura della tendinite avviene innanzitutto attraverso la terapia conservativa, ossia il riposo, che nei casi meno gravi può essere sufficiente a far rientrare il problema riducendo dolore e infiammazione. In questa fase è bene non accelerare i tempi di recupero; sforzare un tendine infiammato espone infatti a un duplice rischio: causare delle lesioni vere e proprie ed estendere il processo infiammatorio ad altri elementi anatomici adiacenti. I tempi di recupero sono molto variabili, e dipendono da diversi fattori (età, zona del corpo coinvolta, entità dell’infiammazione, se si tratta di un primo episodio o di una riacutizzazione di un disturbo precedente ecc.), ma solitamente l’astensione per 2-3 settimane dai movimenti che arrecano dolore è sufficiente per osservare un miglioramento significativo.

Nel caso il dolore persista, è sempre buona cosa rivolgersi al medico per un consulto. I rimedi da utilizzare in questo caso sono essenzialmente due, e sono entrambi volti a una riduzione del processo infiammatorio: l’applicazione di impacchi di ghiaccio sulla parte dolente (il ghiaccio agisce da potente vasocostrittore a livello di microcircolo locale) e l'assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sistemici (compresse o soluzioni orali) o locali (gel, spray, cerotti medicati e pomate). In caso di dolore estremo – che limita la libertà di movimento e conseguentemente l’indipendenza del paziente – bisogna fare riferimento al medico di famiglia. 

In alcuni casi l'applicazione di un tutore (per esempio al gomito o al polso) può aiutare ad alleggerire il carico di lavoro sui tendini infiammati, andando a lenire la sensazione dolorosa e, soprattutto, a tenere il tendine in situazione di riposo, anche se si può continuare a svolgere l'attività lavorativa consueta.

Tendinite

Un aiuto nella riduzione dell’infiammazione e della sintomatologia dolorosa può venire da alcune tecniche, molto utilizzate in fisioterapia per accelerare le tempistiche di recupero, tra cui: 

- la terapia a onde d’urto, che aumentano il metabolismo cellulare nelle aree danneggiate, velocizzando così il processo di guarigione 

- la terapia al laser e quella a ultrasuoni, che sfruttano il calore proveniente dall’esterno del corpo e migliorano la circolazione, favorendo l’apporto di nutrienti e sostanze per ricostruire il tendine danneggiato 

- la tecarterapia (o tecar), che producendo calore all’interno dei tessuti determina un maggiore afflusso di sangue e facilita quindi il processo di guarigione

- la ionoforesi, in cui il farmaco viene somministrato per via transcutanea (in modo da raggiungere velocemente e in maniera efficace il tendine) tramite l’applicazione di una corrente continua a basso voltaggio. 

L’intervento di tipo chirurgico è possibile, ma va valutato caso per caso da parte dello specialista. Infine, nei casi in cui la tendinite sia dovuta a microtraumi causati da squilibri posturali, si può andare ad agire direttamente sulle cause primarie attraverso un trattamento dell’articolazione e/o delle fasce muscolari interessate.

Esercizi per la tendinite

Tendinite- esercizi per la tendinite

Se nella fase acuta della tendinite è necessario il riposo, nella fase di prevenzione e in quella di riabilitazione dopo un episodio acuto ci sono esercizi che possono risultare benefici, benché il carico di lavoro non debba mai essere troppo intenso al fine di scongiurare recidive, o rotture di tendini che, a causa dell'infiammazione pregressa e dei microtraumi subiti in precedenza, si trovano nella delicata fase di autoriscostruzione.

In generale, per ridurre i disturbi legati alle tendiniti, sono ottimi gli esercizi di stretching dolce, che permettono al tendine di riacquistare mobilità e aiutano a combattere la rigidità articolare.

Inoltre, soprattutto in alcune parti del corpo come per esempio la spalla (cuffia dei rotatori), esercizi di rinforzo muscolare possono essere utili a prevenire l'insorgenza di tendiniti. Infatti avere strutture muscolari toniche e ben funzionanti comporta, per i tendini, un lavoro meno intenso e condizioni di minore stress. 

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