In tempi recenti, gli amanti dello sport e gli appassionati del fitness avranno sentito sicuramente parlare almeno una volta di ginnastica funzionale. Molte palestre si sono adattate al trend dell’allenamento funzionale allestendo aree adibite a sessioni di esercizi a corpo libero e fornite di attrezzature come kettlebell, fitball, bilancieri, sbarre per trazioni e simili.
Ma che cos’è la ginnastica funzionale? Come spesso accade per le novità, l’allenamento funzionale è stato generalmente accolto tanto da un fervente sostegno, quanto da un certo scetticismo. È vero che, se vengono presi sottogamba, al pari di altri esercizi svolti in maniera errata, gli esercizi di ginnastica funzionale possono portare anche a incrementare il rischio di infortuni. Tuttavia, in linea di massima, gli allenamenti funzionali possono aiutare davvero a mantenersi in forma se eseguiti nel modo corretto.
Ecco allora una breve introduzione alla ginnastica funzionale, con informazioni sul suo funzionamento, sui benefici che apporta, sulla strumentazione consigliata e infine sugli esercizi migliori da provare con facilità e in sicurezza.
Con il termine “funzionale” si indica generalmente ciò che serve per raggiungere uno scopo, o che fa riferimento alle funzionalità di un determinato fenomeno o sistema. È questo in particolare il caso degli esercizi funzionali, nati con l’obiettivo di migliorare lo svolgimento delle funzioni motorie fondamentali della quotidianità.
Un movimento funzionale è quindi quello che intende replicare la gestualità della vita di tutti i giorni, una forma di mobilità naturale e spontanea che combina lo sforzo contemporaneo di più gruppi muscolari per sviluppare una corporatura armonica, appunto “funzionale” a ciò per cui il corpo viene utilizzato nelle attività quotidiane.
Infatti, durante le sessioni di allenamento tradizionale, solitamente viene messo sotto stress un solo distretto muscolare per volta: gambe, braccia, pettorali, glutei, addominali. Al contrario, la ginnastica funzionale prevede esercizi a 360 gradi, conosciuti anche come total body, che coinvolgono più articolazioni contemporaneamente, in modo non specifico e non settoriale, per rispecchiare al meglio quanto avviene nei movimenti della vita quotidiana.
Gli allenamenti funzionali – o functional training – non sono selettivi ma puntano a migliorare tutte le capacità motorie del corpo, secondo un approccio globale. Un programma di ginnastica funzionale ben curato sviluppa le capacità condizionali più classiche, come la forza e la resistenza, ma anche le capacità di coordinazione, l’equilibrio, la postura, l’adattamento e il controllo del proprio corpo, il benessere e infine la mobilità articolare e muscolare, evitando il sovraccarico.
Per questo motivo la ginnastica funzionale, per essere tale, deve rispettare alcuni requisiti fondamentali, ovvero deve focalizzarsi sullo sviluppo dei seguenti aspetti:
Ma a chi si rivolge l’allenamento funzionale? Per fare ginnastica funzionale non è necessario essere atleti professionisti o possedere particolari conoscenze tecniche: chiunque può praticarla, non ci sono limiti di età o di condizione fisica. L’allenamento funzionale può procurare un potenziamento della performance sportiva, può aiutare a mantenersi in forma, può prevenire gli infortuni o facilitare il recupero da traumi, dolori e altro.
Tutto dipende dalla tipologia di allenamento, dagli esercizi scelti e dalla loro intensità. Infatti, i principi di base dell’allenamento funzionale costituiscono un metodo di atletica efficace che può essere messo in pratica da tutti, ma per ciascuno vi sarà una tipologia di esercizi più adatta. In particolare, in caso si soffra di particolari disturbi o traumi a livello articolare o muscolare, è sempre consigliabile rivolgersi a uno specialista che saprà consigliare gli esercizi più adeguati.
In linea di massima, se l’allenamento funzionale è svolto con costanza e in maniera corretta, si potrà beneficiare di diversi vantaggi propri del metodo funzionale, tra i quali si possono citare i seguenti:
Per quanto riguarda le attrezzature utilizzate e la modalità di svolgimento, l’allenamento funzionale non è diverso da molti altri sotto questo punto di vista: si tratta infatti, in genere, di un sistema di esercizi a corpo libero, da effettuarsi talvolta con l’aiuto di piccoli attrezzi come elastici, barre o kettlebells.
Gli esercizi vengono svolti, in genere, in una palestra o durante un corso tenuto da un professionista, ma possono essere eseguiti anche a casa, se si impara come svolgerli nel modo migliore. La durata delle sessioni è variabile, va da un quarto d’ora fino a un’ora intera nella maggior parte dei casi, anche se tutto dipende dall’intensità degli esercizi.
Esistono infatti molte varianti e tecniche proprie della ginnastica funzionale. Possiamo citare, per esempio:
Nonostante l’allenamento funzionale preveda molti esercizi a corpo libero come piegamenti, affondi, squat e altri, spesso si utilizzano anche degli attrezzi specifici o comuni ad altre attività. In particolare:
Ci sono moltissimi tipi di esercizi di ginnastica funzionale, da praticare sia in palestra che in casa, a corpo libero o con l’ausilio di attrezzi specifici. Ecco qui di seguito qualche esempio dei migliori esercizi di allenamento funzionale, semplici e pratici da fare. Possono essere svolti con una certa flessibilità, in base alle proprie esigenze, anche in casa, avendo l’accortezza di fare 15 minuti di riscaldamento preventivi, e di ripeterli con una frequenza di circa 10-15 volte.
Daniele Tarozzi - Trainer e Life Coach
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