A cura della Redazione Brexidol
In Italia il mal di schiena è tra le prime cause di assenza dal lavoro per malattia e, in tutto il mondo, è una delle principali cause di disabilità. È un disturbo talmente diffuso da venire molto spesso sottovalutato e, talvolta, risulta difficile individuare la causa esatta.
All'origine del mal di schiena, in molti casi, c'è il nostro stile di vita: abitudini scorrette, posture sbagliate, sedentarietà. Ma non solo: da quando l'uomo ha assunto la posizione eretta, la parte bassa della colonna ha dovuto adattarsi a una serie di sforzi per i quali non era stata inizialmente progettata: questo ha comportato la comparsa del dolore alla schiena, caratteristico della specie umana. Per esempio, le vertebre lombari, che sopportano gran parte del peso corporeo e del relativo stress biomeccanico, sono progettate per camminare, correre, sedersi e sollevarsi, ma non per stare immobili per lungo tempo in alcune posizioni. Stare in piedi per periodi prolungati porta infatti la nostra muscolatura a rilassarsi, con una modifica della curvatura fisiologica della colonna e un conseguente aumento del carico sulla parte lombo-sacrale; così come rappresenta uno sforzo anomalo l'abitudine di sollevare i carichi flettendo ed estendendo la schiena, mentre dovrebbero essere le gambe a fare la maggior parte del lavoro.
Il fatto di trascorrere oggi molto tempo nella posizione seduta ha ulteriormente aumentato i problemi di salute per la colonna vertebrale.
Per questo motivo tutti soffrono almeno una volta nella vita di mal di schiena: ma non è il caso di rassegnarsi. Lo stile di vita di ognuno di noi ha un ruolo fondamentale nella cura del mal di schiena. Imparare che cosa fare e che cosa non fare nella vita quotidiana consente di prevenire e combattere il mal di schiena associato alle nostre errate abitudini di vita.
Parlando di schiena ci si riferisce a un complesso sistema di strutture, composto da ossa, muscoli, articolazioni, legamenti, dischi intervertebrali, nervi e tendini. Fenomeni patologici che coinvolgano anche soltanto uno di questi elementi possono provocare il dolore che identifichiamo come mal di schiena. Tra questi i più comuni sono:
Sicuramente il sovrappeso e l'obesità sono una causa molto diffusa dei fastidi alla schiena, così come la vita sedentaria, le posture scorrette ed il tipo di materasso su cui si dorme.
Il cosiddetto mal di schiena alto, ovvero quello localizzato nella zona della schiena corrispondente al torace, è meno frequente di quello che riguarda la zona lombare (mal di schiena basso o lombalgia) o a quella cervicale, ma anch'esso può avere svariate cause.
Tra le più frequenti vi sono gli errori di postura e i movimenti ripetuti, legati in genere a specifiche situazioni lavorative, i traumi, a volte microscopici, derivanti dalla pratica sportiva o da sforzi fisici repentini e violenti, come sollevare un oggetto troppo pesante senza prendere le dovute precauzioni o senza utilizzare le giuste tecniche.
La lombalgia, o mal di schiena basso, è un disturbo molto più frequente (si stima che 8 individui su 10 ne abbiano sofferto almeno una volta - fonte: "Il mal di schiena: cause, costi e terapie. Fondazione ISAL - Ricerca sul dolore. 2012"). Le cause della lombalgia possono essere le più varie, e di diversa gravità. Tra i problemi più seri vi sono quelli causati da protrusioni o ernie del disco e dall'artrosi delle fascette articolari, condizione simile all'artrite causata da alterazioni degenerative delle articolazioni tra le vertebre che diviene più comune con l'aumentare dell'età.
Più frequenti e, almeno inizialmente, meno gravi sono i mal di schiena derivanti da contratture o infiammazioni muscolari, in particolare dei muscoli lombari e dorsali.
Oltre ai fattori fisici, ci sono poi aspetti legati allo stress psico-emotivo che possono essere una causa scatenante del mal di schiena. La rigidità di quest'area, causata dalla tensione dei muscoli, può influenzarne la vascolarizzazione, riducendo l'apporto di sangue e quindi di ossigeno, limitando i movimenti.
Il sintomo più frequente con i quali si manifesta il mal di schiena è, generalmente, l'insorgere di un forte dolore di tipo acuto, che compare in modo repentino (come il cosiddetto colpo della strega).
Talvolta possono presentarsi anche una contrattura muscolare e la perdita di funzionalità della zona colpita, che può estendersi all'arto (in particolare la gamba) e impedire o rendere molto dolorosa la deambulazione.
Se causato da errata postura, il mal di schiena si presenta spesso con un indolenzimento più o meno intenso del quale ci si accorge al termine del periodo trascorso in una posizione forzata e non corretta.
Se il mal di schiena persiste e non diminuisce d'intensità, è sempre meglio rivolgersi ad un medico per una valutazione ed eventuali esami diagnostici. Un intervento rapido e la scelta di un trattamento adeguato può evitare ai pazienti che il dolore da acuto diventi di natura cronica.
Muoversi e mantenersi in forma con attività fisica regolare è fondamentale per tutti, ma è consigliato in particolar modo per chi soffre di mal di schiena. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, restare sdraiati durante un episodio di mal di schiena non è utile, anzi può peggiorare la situazione: nonostante le possibili difficoltà di movimento, è consigliabile astenersi dalla normale attività fisica solo per i primi due giorni, per poi ricominciare con gradualità a svolgere le normali attività, scegliendo tra quelle che non causano dolore.
L'attività fisica, infatti, migliora le condizioni dei muscoli (dorsali, addominali ecc.) che governano i movimenti della colonna vertebrale e che consentono di mantenere una postura corretta, rendendoli più forti, elastici e pronti a reagire. Inoltre, rinforza le ossa, mantiene elastici, fa sentire bene e sani e rimette in forma.
Mantenersi in attività, oltre a migliorare il tono e la compattezza muscolare, è anche un buon modo per tenere sotto controllo il peso corporeo e ridurre il rischio di imporre un carico eccessivo ai danni della schiena.
Inoltre, è fondamentale, nella vita di tutti i giorni, stare attenti ai pesi e ai carichi che si trasportano, anche semplicemente borse e zaini. È importante, quando si deve sollevare o trasportare un oggetto pesante, prevenire i possibili traumi ed evitare strappi violenti e movimenti bruschi.
Altri consigli generali per porre rimedio alla sensazione dolorosa e consentire all'organismo di decontrarsi possono essere i seguenti:
Se
il mal di schiena non migliora con l'esercizio, con i massaggi o con
gli altri rimedi più immediati, o se il dolore impedisce di svolgere le
normali attività quotidiane, è bene consultare il medico per una
diagnosi precisa e per definire il trattamento più opportuno per cercare
di eliminare i disturbi.
I trattamenti che possono dare sollievo dal
dolore includono l'utilizzo di farmaci, principalmente antinfiammatori
non steroidei (FANS) e la fisioterapia, da svolgere sempre sotto la
guida del fisioterapista, per aumentare la flessibilità, rinforzare i
muscoli della schiena e dell'addome e migliorare la postura, prevenendo
anche eventuali ricadute. Inoltre, il fisioterapista può insegnare le
corrette modalità per svolgere le attività quotidiane: in questo modo è
possibile evitare il dolore acuto restando attivi anche durante un
episodio di mal di schiena.
In ogni caso, per poter intervenire efficacemente ed eliminare alla radice la causa del dolore è necessaria una diagnosi medica precisa che identifichi le cause del mal di schiena. Quindi, se compare dolore in una specifica regione della schiena è opportuno consultare il proprio medico, che a sua volta potrebbe suggerire una visita presso uno specialista, per esempio un ortopedico, per una valutazione approfondita della situazione e dei rimedi più indicati.
Un meticoloso esame fisico associato a un’accurata anamnesi è in genere sufficiente. In alcuni casi potrebbero però essere necessari anche esami strumentali, utili per aiutare a individuare le cause alla base del problema.
Adottare una corretta postura nella vita quotidiana significa modificare posizioni che sembrano insignificanti, ma che, mantenute a lungo e in modo continuativo nell'arco della giornata, modificano l'assetto della colonna vertebrale e lo scarico dei pesi e delle forze di articolazioni e muscolatura.
Facciamo qualche esempio.
Se si svolge un lavoro sedentario si passa seduti la maggior parte della giornata. È importante quindi che la posizione assunta sia corretta. Bisogna portare bene indietro il bacino appoggiandosi allo schienale della sedia, per scaricare su di esso parte delle forze che arrivano sulla colonna.
Bisogna mantenere anche da seduti la lordosi lombare, ossia quella curva della parte bassa della schiena che tutti abbiamo quando restiamo in piedi e che perdiamo quasi automaticamente quando ci mettiamo seduti. A questo scopo, sono utili i sostegni lombari da sistemare sulle sedie o sui sedili delle automobili.
Per leggere, scrivere, o guardare un monitor non si deve incurvare la schiena, bensì inclinare in avanti il busto a livello delle anche, poggiando i gomiti sul piano di lavoro.
Chi guida per professione, ma anche chi deve spostarsi per lunghi tratti in auto, deve sistemare accuratamente la posizione del sedile. La distanza dai pedali deve consentire di appoggiare il bacino e le anche allo schienale, con le ginocchia leggermente flesse.
Il sedile deve essere sufficientemente eretto da permettere di tenere le braccia appena piegate e le mani appoggiate comodamente sulla parte superiore del volante, nella cosiddetta “posizione delle ore 10 e 10”.
In molti casi può essere di giovamento un cuscino per il sostegno lombare, che molte auto possiedono di serie e che può essere acquistato con facilità.
In generale è bene evitare di guidare a lungo senza pause. Ogni paio d’ore bisognerebbe effettuare una sosta per sgranchirsi le gambe e sciogliere i muscoli della schiena e delle spalle.
Sollevare i pesi correttamente è molto importante per non danneggiare la schiena o aggravare una lesione già in corso. Sono molte le professioni che prevedono di frequente questa azione, che si ripete continuamente anche nella vita di tutti i giorni: portare le buste della spesa, prendere in braccio un bambino, spostare una scatola pesante e via dicendo. Il modo corretto per farlo non è inclinare il busto tenendo le gambe tese e facendo forza sui muscoli della schiena, bensì mantenere la schiena dritta, piegare le gambe tenendo indietro il bacino, e sollevare il peso con le braccia mantenendolo il più vicino possibile a sé.
La posizione ideale a letto non esiste: tra tutte si può trovare quella meno dolorosa per sé, aiutandosi a individuare la combinazione giusta tramite uno o più cuscini posizionati sotto le gambe, sotto la pancia, sotto la schiena o sotto la testa. In generale, la più consigliata è quella supina, a pancia in su, con le ginocchia sollevate da un cuscino, per scaricare il peso.
Se si è abituati a dormire su un fianco, si può continuare a farlo, posizionando però un cuscino tra le ginocchia in mezzo alle gambe, per allineare fianchi, bacino e colonna vertebrale. In questo caso è bene utilizzare un cuscino per la testa piuttosto alto, che consenta di mantenere allineato il capo al materasso.
È importante usare un materasso adatto a sé: sono vietati soltanto quelli sfondati o troppo rigidi. L'eccesso di riposo non aiuta ad alleviare il mal di schiena: è meglio evitare di restare a letto, o, comunque sia, coricati, troppo a lungo.
E in caso di lombalgia, come dormire? Contrariamente a quanto si pensi, la posizione prona, a pancia in giù è quella giusta, magari con l'aiuto di un cuscino sottile da inserire sotto la pancia, per favorire l'allineamento della colonna. Unica controindicazione il dolore alla cervicale. Questa posizione, infatti obbliga a dormire con la testa ruotata e potrebbe causare dolore a chi soffre di questo disturbo.
Non esistono rimedi veloci per la lombalgia. È importante aumentare gradualmente e con costanza la propria mobilità e la propria capacità di compiere sforzi, per esempio evitando nella vita quotidiana di sedersi sempre e comunque, utilizzando qualche volta in più le scale invece dell'ascensore o delle scale mobili, andando a lavorare, se possibile, a piedi o in biciletta.
Al di là degli effetti positivi per il mal di schiena, infatti, il movimento porta effetti positivi a tutto il corpo, ed è in grado di migliorare il benessere psicofisico generale.
Non esistono rimedi veloci per la lombalgia. È importante aumentare gradualmente e con costanza la propria mobilità e la propria capacità di compiere sforzi, per esempio evitando nella vita quotidiana di sedersi sempre e comunque, utilizzando qualche volta in più le scale invece dell'ascensore o delle scale mobili, andando a lavorare, se possibile, a piedi o in biciletta.
Al di là degli effetti positivi per il mal di schiena, infatti, il movimento porta effetti positivi a tutto il corpo, ed è in grado di migliorare il benessere psicofisico generale.
Oltre a sciatica ed ernia del disco, che hanno sintomi ben precisi, il mal di schiena è di tipo cervicale se colpisce il collo; lombare se si concentra sulla parte bassa della schiena e dorsale se si sviluppa intorno alle vertebre toraciche, al centro della schiena.
Le cause del mal di schiena sono molte: infiammazioni del nervo sciatico o patologie specifiche (scoliosi, osteoporosi, spondilite anchilosante) sono tra quelle più frequenti ma il dolore può essere provocato da traumi (come sforzi eccessivi) e lesioni, o da banali errori di postura.
Uno stile di vita sano e non sedentario è il mezzo migliore per combattere i dolori alla schiena: fisioterapia, sport, attività fisica sono un'ottima terapia contro il mal di schiena, a prescindere dalla tipologia. È sempre opportuno, comunque, rivolgersi al medico per trovare le pratiche e la terapia più adeguata alla propria situazione. Il medico, infatti, basandosi sull'entità del dolore, potrà prescrivere opportuni farmaci antidolorifici.
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