La sindrome del piriforme è un disturbo neuromuscolare che interessa la regione del gluteo e della gamba. Vediamo quali sono le sue caratteristiche, da cosa è causato e come può essere trattato efficacemente.
In medicina, si definisce sindrome del piriforme una condizione che coinvolge un'area particolare dell'anatomia umana, ovvero il muscolo piriforme, un muscolo dall'emblematica forma a pera, situato nella regione pelvica, e può causare vari sintomi e disagi. In generale, si tratta di una condizione di intrappolamento e compressione del nervo sciatico, legata all'irritazione o all'infiammazione del muscolo piriforme: tale condizione interessa soprattutto persone di mezza età ed è più frequentemente riscontrata nelle donne piuttosto che negli uomini.
La diagnosi di questa sindrome non è semplice e immediata, in quanto si basa principalmente sull'esclusione di altre patologie. In particolare, la sintomatologia è comune a quella della sciatica (o sciatalgia), motivo per cui tale condizione è spesso definita "falsa sciatalgia". Una volta individuato il reale problema, però, la prognosi è buona, in quanto le opzioni terapeutiche consentono al paziente, in gran parte dei casi, di guarire completamente.
Il muscolo piriforme (chiamato semplicemente "piriforme") è un piccolo muscolo situato sul gluteo che ha la forma di un triangolo. Si tratta di un muscolo dell'anca piatto, obliquo e piramidale: ha origine dalla superficie anteriore dell'osso sacro e dal margine della grande incisura ischiatica e si inserisce sulla superficie interna del grande trocantere.
Oltre a regolare la stabilità dell'anca, questo muscolo consente di eseguire movimenti di rotazione e di abduzione dell'anca stessa (il movimento che allontana la gamba dall'asse del corpo).
Tecnicamente, la sindrome del piriforme è un disturbo neuromuscolare in cui si verifica un intrappolamento o una compressione del nervo ischiatico (o sciatico), con conseguente irritazione dello stesso, da parte del muscolo piriforme.
Il nervo sciatico (o ischiatico), invece, è il nervo più lungo e voluminoso del corpo umano, ed è la principale continuazione di tutte le radici del plesso sacrale; questo si dirama accanto al muscolo piriforme, irradiando i muscoli della gamba e le articolazioni dell'anca e del ginocchio. Questo nervo è formato dai rami delle radici dei nervi lombari e sacrali e si estende dalla parte bassa della schiena, fino al gluteo e alla parte posteriore della coscia, dove si divide nei nervi tibiale e peroneo comune.
È proprio a causa della vicinanza tra i due che le problematiche del muscolo piriforme possono contribuire a intrappolare o comprimere il nervo sciatico, provocando dolore nei pazienti.
La sindrome del piriforme è causata dalla compressione del nervo sciatico da parte del muscolo piriforme. Si tratta di una patologia rara, che però provoca molto dolore alle natiche.
A seconda dell'anatomia individuale, il nervo sciatico può essere compresso mentre passa tra il muscolo piriforme e l'osso dell'incisura sciatica oppure, come accade in circa il 15% dei casi, attraverso il muscolo stesso.
Le probabilità che si sviluppi un'irritazione del nervo sciatico sono maggiori se il muscolo piriforme presenta un'anomalia, come un'infiammazione, l'ipertrofia (ovvero l'ingrossamento del muscolo), spasmi o cicatrici. Queste possono essere causate da un uso eccessivo del muscolo, da una pressione eccessiva o da traumi nell'area; per esempio, se si sta per troppo tempo seduti sopra un portafoglio particolarmente grande, posto nella tasca posteriore dei pantaloni.
Allo stesso modo, estensioni o rotazioni ripetute dell'anca possono provocare la sindrome del piriforme: questi casi sono tipici degli atleti, soprattutto di coloro che praticano la corsa o l'arrampicata.
Le cause che possono determinare la compressione o l'intrappolamento del nervo sciatico da parte del muscolo piriforme, quindi, sono molteplici. Riassumendo, queste comprendono:
I sintomi della sindrome del piriforme interessano solitamente le natiche, l'anca o la parte superiore della gamba. Le persone, spesso, descrivono la sensazione con dolore, bruciore, intorpidimento o formicolio.
Tra i principali sintomi della sindrome del piriforme ci sono:
A causa della vicinanza del muscolo piriforme alla parete pelvica, inoltre, alcuni pazienti sviluppano anche dolore pelvico.
I sintomi possono peggiorare quando si salgono le scale, durante la camminata o la corsa e nel caso in cui si stia seduti per troppo tempo.
La diagnosi è per lo più clinica, basata sulla visita medica e l’esame obiettivo svolto da un medico, finalizzati alla valutazione dei sintomi e dei segni, e volta all’esclusione della presenza di altre patologie e disfunzioni che potrebbero dare una sintomatologia simile alla sindrome del piriforme.
Il medico esamina in genere anche la postura, l’andatura e l’allineamento degli arti inferiori, la condizione della colonna lombare e il posizionamento del bacino. Può inoltre ricorrere a test ed esami diagnostici, per escludere altre condizioni sottostanti che potrebbero dare origine a sintomi simili.
Va specificato che non esistono test specifici per diagnosticare la sindrome del piriforme. Nonostante questo, il medico può avvalersi di alcuni esami utili a identificare altri problemi che potrebbero causare i medesimi sintomi; tra questi troviamo:
Come già anticipato, la sindrome del piriforme è anche definita come “falsa sciatalgia”: va quindi prima di tutto esclusa la presenza di tale condizione. La sciatalgia è generalmente imputata alla presenza di un’ernia del disco nella regione lombare e/o sacrale che comprime e irrita le radici nervose; non è un caso che si associ spesso a mal di schiena nella parte lombare, cioè una lombalgia, tanto che si parla spesso di lombosciatalgia.
Oltre alla presenza di un’ernia o della protrusione di un disco lombare o sacrale, possono determinare una sciatica (e vanno quindi escluse), anche altre condizioni, quali, per esempio, una spondilolistesi lombosacrale (patologia caratterizzata da un lento e progressivo scivolamento in avanti di una vertebra rispetto a quella sottostante) o la stenosi (restringimento) del canale lombare.
Tra le altre condizioni da escludere ricordiamo, inoltre:
Il decorso della sindrome del piriforme può protrarsi per vario tempo, ma può essere gestito attraverso terapie conservative. Gli specialisti potrebbero raccomandare esercizi di flessibilità, cambiamenti nello stile di vita (come evitare le scale o gli sforzi fisici eccessivi). Per alleviare il dolore si possono assumere farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o altri analgesici.
In particolare, per alleviare i sintomi derivanti dalla sindrome del muscolo piriforme, in fase iniziale si consiglia di optare per il riposo a breve termine (prolungato oltre le 48 ore, invece, potrebbe essere controproducente) e interrompere la pratica di esercizi e attività che scatenano o peggiorano la sintomatologia, e il ricorso a farmaci, su indicazione medica, per alleviare il dolore (come FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei, e miorilassanti). Si può trarre sollievo anche da un impacco freddo e/o caldo (a volte è suggerito in alternanza) sulla parte dolente. Per quanto riguarda, invece, i rimedi alternativi, gli integratori, ecc., il consiglio è quello di affidarsi al medico sin dalla comparsa dei primi fastidi ed evitare il fai-da-te.
In genere, per promuovere la guarigione e il recupero fisico, viene consigliata fin da subito anche la fisioterapia, utile per lo stiramento graduale del muscolo piriforme.
A livello ambulatoriale, e quando i trattamenti farmacologici risultano inefficaci, un ulteriore trattamento include le iniezioni di botox (tossina botulinica di tipo A) e l'agopuntura, che può aiutare ad alleviare i sintomi in alcuni pazienti, riducendo dolore, gonfiore e spasmi nell'area di compressione del nervo.
In genere, se con la terapia conservativa abbinata all’esercizio fisico non si ottengono i risultati sperati e la patologia diventa invalidante, lo specialista prenderà in considerazione il ricorso alla chirurgia. Tra le opzioni chirurgiche più indicate, ci sono: la resezione di porzioni del muscolo piriforme, il rilascio di fasce muscolari o tessuto cicatriziale e la neuroplastica sciatica (riparazione chirurgica del nervo).
I tempi di ripresa possono essere molto diversi e dipendono dalla gravità dei sintomi e dal trattamento intrapreso per curare la condizione: generalmente possono volerci diverse settimane (anche 6 o più nei casi più seri) se si intraprende solamente un trattamento conservativo, mentre nel caso in cui si opti per la chirurgia possono essere necessari anche alcuni mesi per una ripresa completa; ovviamente, più a lungo si rimanda il ricorso ai trattamenti, più il percorso di riabilitazione si allunga. Fondamentale è sottolineare che agli sportivi si consiglia di riprendere gli allenamenti completi solo dopo aver recuperato appieno la propria forma fisica e tutti i movimenti della gamba, ma solo in assenza di dolore.
Per prevenire l'insorgenza della sindrome del piriforme o delle sue recidive si consiglia di:
Chiaramente, è fondamentale interrompere la pratica di tutte le attività che causano il dolore. Nel caso in cui il dolore si aggravi in posizione seduta, infine, è consigliabile restare in piedi o, nel caso in cui questo non sia possibile, cambiare spesso posizione, così da evitare di imprimere eccessiva pressione sulla natica.
La sindrome del piriforme è una condizione che coinvolge il muscolo piriforme, situato nella regione pelvica, e può causare vari sintomi e disagi. I sintomi della sindrome del piriforme possono variare da semplice tensione a forte dolore nella regione glutea, in combinazione con lo sviluppo di formicolii che si irradiano lungo la gamba, fino ai piedi. La mobilità è solitamente molto limitata e si riscontra una certa difficoltà nel camminare. La diagnostica è spesso basata su una valutazione clinica, con eventuale esame di imaging come la risonanza magnetica o la TAC che possono essere utilizzati per confermare la diagnosi. In generale, è di gran beneficio fare prevenzione, specie tramite la corretta esecuzione di esercizi fisioterapici e il mantenimento di una buona salute della colonna vertebrale del paziente.
La sindrome del piriforme si verifica quando il muscolo piriforme (che si trova vicino all'anca) comprime o intrappola il nervo sciatico.
Chi soffre della sindrome del piriforme può dormire sulla schiena, con la pancia rivolta verso l'alto. Per ridurre il fastidio è consigliabile posizionare uno o più cuscini sotto le ginocchia per mantenere così la curvatura naturale della colonna vertebrale.
La compressione del nervo sciatico da parte del muscolo piriforme determina dolore a livello dell'anca e del gluteo, che peggiora in posizione seduta e che può allargarsi alla parte interna della gamba, fino al calcagno.
È fondamentale rivolgersi al medico per individuare la cura più adatta, basata su un'accurata diagnosi. La terapia per la sindrome del piriforme prevede riposo e assunzione di farmaci antidolorifici sotto prescrizione medica, accompagnati da impacchi freddi o caldi sulla zona dolente.
La risoluzione dei sintomi, generalmente, avviene nell'arco di una o due settimane, a patto che si seguano le indicazioni terapeutiche del medico o del fisioterapista.
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