In particolare, ci sono alcune circostanze in cui il dolore si manifesta in maniera più accentuata, in quanto i muscoli tendono a irrigidirsi in misura maggiore. Per esempio, quando arriva la stagione invernale, il freddo può contribuire alla rigidità; lo stesso accade nella stagione estiva quando viene utilizzata l’aria condizionata in modo eccessivo, magari diretta proprio verso la schiena. Nelle donne, anche le mestruazioni e la menopausa possono facilitare l’insorgenza di infiammazioni e dolori lombari.
In più, naturalmente, ci sono anche i fattori scatenanti più comuni, legati a una vita poco sana e ad abitudini di comportamento sbagliate: prima di tutto la sedentarietà, ma anche condizioni psicologiche come ansia e stress, vizi come il fumo, circostanze di natura fisica come l’eccesso di peso e così via.
Tra i fattori che predispongono allo sviluppo della lombalgia acuta ci sono anche alcune attività quotidiane o ripetitive, eseguite a casa o al lavoro. Gesti e posture del corpo che si assumono ripetutamente possono infatti determinare un sovraccarico della colonna vertebrale e aumentare il rischio di dolori e fastidi. Tra le altre azioni che possono favorire il dolore alla bassa schiena ci sono:
- flessioni non coordinate del busto;
- sollevamento di pesi e trasporto, spinta e tiro di oggetti pesanti;
- torsioni scorrette del busto;
- guidare con la schiena curva.
Quando sorge il dolore lombare (in genere bruciante o trafiggente), vi si accompagnano anche molti altri sintomi correlati, tra i quali il formicolio o il bruciore alla schiena e anche agli arti inferiori, la rigidità che parte a livello locale ma può diffondersi a tutta la schiena, e di conseguenza la difficoltà di movimento generale, che spesso può rendere più acuto il dolore stesso se si effettuano sforzi eccessivi.