A cura della Redazione Brexidol
Quella del ginocchio è un’articolazione molto importante, anche se probabilmente non facciamo sufficientemente caso al ruolo che riveste nella vita di tutti i giorni: sostiene il peso corporeo, ci permette di camminare, piegarci sulle gambe, compiere salti e balzi, correre e, proprio per ottemperare a queste molteplici funzioni, ha una struttura complessa e resistente. Ma non significa che sia immune da patologie, infortuni e lesioni.
In particolare, è una delle articolazioni, insieme alla caviglia e al polso, più esposte al rischio di distorsioni. E se è vero che un trauma distorsivo al ginocchio è particolarmente frequente in ambito sportivo (ne sanno qualcosa in particolare quanti praticano, a livello professionale o amatoriale, calcio, rugby e pallacanestro e gli appassionati di sci), può capitare anche nella vita di tutti i giorni, per esempio in seguito a cadute accidentali (alle quali possono essere più soggetti gli anziani).
Una distorsione al ginocchio non va sottovalutata, in quanto può determinare danni e rotture ai legamenti e ad altre strutture importanti dell’articolazione, compromettendone la funzionalità e la stabilità e richiedendo spesso anche tempi lunghi per la guarigione. Cerchiamo quindi di capire in cosa consiste questo infortunio articolare, quali conseguenze può produrre, come riconoscerlo, quali tipologie di terapia e riabilitazione sono richiesti, nonché le strategie per minimizzare il rischio di incorrervi.
A livello generale, la distorsione è un infortunio articolare che deriva da un movimento anomalo e brusco che non rientra nella gamma naturale dei movimenti di un’articolazione, che viene così forzata temporaneamente fuori dalla sua posizione. Poiché sono i legamenti le strutture preposte a stabilizzare l’articolazione nella sua posizione ordinaria, si può facilmente intuire come un trauma distorsivo influisca inevitabilmente su di essi, determinandone una trazione e un allungamento che va oltre i limiti naturali, con possibili conseguenze di varia entità sulla loro struttura.
L’articolazione del ginocchio è contenuta all’interno della capsula articolare ed è formata dall’incontro di tre ossa (femore, tibia e rotula). A garantire la stabilità del ginocchio intervengono quattro legamenti:
I due legamenti crociati collegano la superficie inferiore del femore e quella superiore della tibia, incrociandosi (come si può intuire dal nome) al centro dell’articolazione, con il compito di prevenire un eccessivo movimento in avanti o indietro della tibia rispetto al femore durante la flessione e l’estensione del ginocchio. I due legamenti collaterali, invece, scorrono lateralmente all’articolazione e hanno il compito di prevenire eccessivi movimenti del ginocchio verso l’interno e verso l’esterno.
Tra fattori di rischio che possono favorire una distorsione al ginocchio, ricordiamo:
In caso di distorsione al ginocchio, il trauma può determinare una lesione di varia entità e gravità in particolare ai legamenti: si va da microlesioni e lievi sfibramenti alla lacerazione parziale, fino, nei casi più seri, alla rottura completa.
Il tipo di legamenti lesionati dipende dalla direzione della forza applicata sul ginocchio. La distorsione più comune si verifica in seguito a uno spostamento, a volte anche con torsione, dell’articolazione verso l’interno, mentre il piede è ben saldo al suolo, e coinvolge il legamento collaterale mediale e il crociato anteriore, insieme o separatamente (si tratta infatti dei due legamenti più frequentemente soggetti a lesioni distorsive).
Oltre ai legamenti, esiste la possibilità che vengano danneggiate altre strutture dell’articolazione:
Inoltre, possono verificarsi anche fratture ossee (per esempio il distacco del frammento di osso su cui si inserisce il legamento lesionato). A seconda dell’entità del trauma distorsivo, inoltre, si può andare incontro a una disabilità funzionale, cioè alla parziale o totale incapacità di muovere e reggersi sul ginocchio.
Non dimentichiamo, infine, che le distorsioni al ginocchio, come in generale i traumi a carico delle strutture di questa articolazione, rappresentano uno dei fattori di rischio per lo sviluppo della gonartrosi, cioè l’artrosi al ginocchio, malattia reumatica caratterizzata dalla degenerazione progressiva della cartilagine articolare.
Segni e sintomi della distorsione al ginocchio generalmente includono:
Caratteristiche e intensità dei sintomi possono variare a seconda della gravità della lesione. Normalmente, le distorsioni possono essere di:
Se, in seguito all’infortunio articolare, il dolore è tale da risultare insopportabile, il ginocchio si gonfia molto rapidamente e non si riesce a usare l’articolazione, è meglio rivolgersi subito al pronto soccorso o al proprio medico.
Il trattamento acuto di una distorsione, da seguire in genere nelle prime 24-48 ore con l’obiettivo di ridurre i sintomi di dolore, infiammazione e tumefazione, segue generalmente il cosiddetto protocollo RICE, un acronimo inglese che sta per:
In aggiunta, per contrastare la sintomatologia dolorosa, possono essere raccomandati farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) da assumere per bocca o a livello topico (sotto forma di pomate, gel o cerotti medicati). Il medico può anche prescrivere anche l’immobilizzazione del ginocchio per un lasso di tempo variabile a seconda della lesione.
Dopo questo primo approccio, a seconda dell’entità del trauma distorsivo e delle lesioni riportate, l’ortopedico valuterà se è necessario:
Gli obiettivi principali della riabilitazione, sia quando utilizzata come trattamento medico conservativo, sia successivamente a un primo trattamento chirurgico, sono:
È bene affidarsi, allo scopo, alla guida di un fisioterapista che potrà ricorrere sia a sedute di terapia fisica anche strumentale (per esempio sfruttando laser ad alta energia) sia a un programma specifico di esercizi.
I tempi di recupero variano in relazione alla gravità della distorsione e in base alla risposta del singolo paziente. Se per una distorsione lieve possono essere sufficienti alcune settimane, per i casi più gravi e che hanno richiesto anche la chirurgia, possono passare diversi mesi prima del ritorno completo alle attività di prima. Ciò vale a maggior ragione se si intende tornare all’attività sportiva: è importante non avere fretta e seguire le indicazioni di medici e fisioterapisti, per non esporre un’articolazione ancora non pienamente stabile a un rischio maggiore di infortunio.
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