I dolori alla colonna vertebrale sono disturbi molto diffusi. A seconda della posizione in cui sono localizzati, possono prendere nomi diversi. Le forme di cui si sente più spesso parlare sono senza dubbio la cervicalgia e la lombalgia; ne esiste però anche un terzo tipo, meno studiato da diversi punti di vista (per esempio epidemiologico), ma altrettanto debilitante e con un impatto importante in ambito sia sanitario sia lavorativo: la dorsalgia.
In medicina si utilizza il termine dorsalgia per indicare un dolore nell'area dorsale della schiena, che corrisponde alla porzione della colonna vertebrale a livello delle dodici vertebre toraciche, ognuna delle quali è collegata a una coppia di costole, che vanno a formare la gabbia toracica.
Si tratta, quindi, del dolore che colpisce la parte centrale del dorso, al di sotto dell'area cervicale (corrispondente alle 7 vertebre più vicine alla testa, subito al di sopra delle spalle e delle scapole) e al di sopra della zona lombare (formata invece da 5 vertebre e che termina al di sopra del bacino).
La dorsalgia è un problema di salute debilitante particolarmente diffuso fra i giovani. Si può manifestare durante l'adolescenza e la sua incidenza aumenta con il passare degli anni. Nei bambini e negli adolescenti questa condizione è associata a diversi fattori, tra cui:
Tuttavia, nemmeno la popolazione adulta ne è esente, in particolare chi svolge quotidianamente un lavoro a rischio; fra i più colpiti sono inclusi i professionisti sanitari, i musicisti e i lavoratori manuali. Per di più l'aumento della sua diffusione fra gli adolescenti suggerisce che in futuro anche il numero degli adulti alle prese con il mal di schiena dorsale aumenterà significativamente. I modi in cui si può manifestare sono diversi. In particolare, sia il tipo di sintomi sia la loro durata, che segna la differenza tra un mal di schiena acuto o cronico, dipendono dalla causa scatenante.
Come facilmente immaginabile, il sintomo principale del mal di schiena dorsale è un dolore localizzato nella parte posteriore e centrale del tronco. A volte di tratta di fastidi costanti; in altri casi, invece, periodi in cui i sintomi sono presenti si alternano a momenti in cui danno una tregua. In genere quando a scatenarlo sono problemi ai muscoli si tratta di un dolore acuto, lancinante, che può essere associato a spasmi e a debolezza o affaticamento.
Anche il dolore tipico di un mal di schiena dorsale che dipende da problemi ai nervi può essere lancinante. È però possibile distinguerlo da quello di una dorsalgia di origine muscolare perché in genere si associa a sensazioni di bruciore, pizzicore o intorpidimento, che possono irradiarsi anche agli arti superiori. La diagnosi si basa su un'accurata anamnesi. Il medico prenderà in considerazione sia i sintomi riportati, sia la storia medica dei pazienti. A volte, oltre alla visita, potrebbe essere necessario sottoporsi a esami strumentali, soprattutto in quei casi in cui il dolore alla schiena è particolarmente forte o non accenna a risolversi.
Secondo le stime, a soffrire di mal di schiena a livello dorsale è una quota variabile tra il 3 e il 22% della popolazione. Si potrebbe pensare che alla sua base ci siano problemi anatomici, come la scoliosi. In realtà, però, le anomalie anatomiche della colonna non è detto che causino dolori. Non si tratta nemmeno di un problema necessariamente legato a contratture muscolari. Non è raro però che la zona dorsale della colonna vertebrale si infiammi. Il fastidio può partire da una delle numerose strutture che compongono o che sono associate alla colonna vertebrale: ossa, muscoli, legamenti, nervi ecc.
Alla sua base possono esserci uno stress eccessivo o traumi e lesioni, in particolare:
Anche il classico “colpo di frusta” causato da un incidente stradale può avere ripercussioni sul tratto dorsale della colonna vertebrale. In questi casi, infatti, spesso a manifestarsi non è solo il dolore al collo tipico di questo evento traumatico, ma la sintomatologia può estendersi anche alla parte centrale della schiena. A lamentarlo è il 66% delle persone che hanno subito questo trauma, e nel 23% dei casi il problema persiste ancora a distanza di un anno. Il meccanismo alla base di questa associazione è semplice: nel colpo di frusta i muscoli della parte superiore della schiena vengono forzatamente stirati. Le conseguenze tipiche sono rigidità e tensione muscolare a livello cervicale. I muscoli coinvolti non scorrono però solo nel collo, ma anche lungo la porzione toracica della colonna vertebrale. Per questo la loro sollecitazione eccessiva può scatenare una dorsalgia.
Quello del colpo di frusta è un esempio di come, nonostante la sua localizzazione, il dolore dorsale possa dipendere anche da problemi a livello cervicale. In modo simile, una dorsalgia potrebbe essere causata anche da disturbi che si originano nella regione lombare della colonna vertebrale.
Inoltre le possibili cause del mal di schiena dorsale non sono tutte legate alla colonna vertebrale e ai muscoli presenti in quella zona. Una dorsalgia potrebbe per esempio essere il sintomo di problemi a livello dell'apparato digerente, del cuore, dei polmoni o dei reni. A causare una sensazione di dolore a livello della parte posteriore del torace può essere per esempio un'infezione respiratoria, come una bronchite acuta.
Anche la pressione alta potrebbe essere associata alla comparsa di dolore a livello della schiena. Infine, il mal di schiena dorsale può comparire in seguito a interventi chirurgici o essere associato ad alcune patologie, in particolare:
Per quanto riguarda invece i possibili fattori di rischio, fra i principali sono inclusi:
Il trattamento più efficace in caso di mal di schiena dorsale dipende dalla causa del dolore. Per questo, nel caso in cui i sintomi non si risolvano in pochi giorni, è necessario rivolgersi al medico di famiglia per la corretta diagnosi, che valuterà l’opportunità di indirizzare il paziente al consulto di uno specialista. Durante la visita specialistica, si effettuerà una valutazione approfondita e, in base alle caratteristiche della sintomatologia dolorosa, verrà comunicata al paziente la necessità o meno di ricorrere a ulteriori esami per individuarne l'origine oppure verrà prescritto il trattamento più efficace per alleviare il dolore. Quando le cause del mal di schiena dipendono dalla colonna vertebrale o dalle strutture ad essa associate, il primo obiettivo deve essere ridurre i sintomi per dare alla schiena il tempo di guarire.
Fra i possibili rimedi, il riposo è indispensabile. Infatti non sollecitare la schiena per uno o due giorni aiuta proprio a far diminuire i fastidi.
È bene però non esagerare con la sedentarietà, che alla lunga può diventare controproducente in quanto la muscolatura di tutto il corpo, compresi i dorsali, può perdere molto in fretta elasticità e tonicità. L'immobilità prolungata può quindi allungare, invece di ridurre, i tempi di recupero.
Per il benessere della schiena può essere utile anche la terapia termica: in particolare, il calore è utile in presenza di una contrattura muscolare, mentre il freddo può alleviare il mal di schiena in caso dipenda da un processo infiammatorio.
Un aiuto in più può arrivare da una terapia a base di antidolorifici (altrimenti detti analgesici), come i farmaci antinfiammatori non steroidei, disponibili in diverse formulazioni, da prendere per bocca o da applicare direttamente sulla zona dolente, sotto forma di gel, creme o cerotti medicati, da non assumere per lunghi periodi senza il parere di un medico.
Inoltre, sembra che anche la stimolazione elettrica intramuscolare mediante dry needling (una tecnica che prevede l'inserimento di un sottile ago nell'area colpita dal dolore) riesca ad alleviare il fastidio e a combattere le alterazioni funzionali ad esso associate.
Oltre ad alleviare il dolore alla schiena è però importante anche limitare tutte le attività e i movimenti che possono scatenarlo. Ciò non significa, come già accennato, che la cura della dorsalgia sia basata sull'inattività assoluta, anzi. Un'opportuna fisioterapia può aiutare sia a combattere il problema sia a evitare che si ripresenti. Gli esercizi più adatti per la riabilitazione e per la prevenzione sono quelli che aumentano la forza, la flessibilità e le capacità di movimento delle strutture coinvolte.
Altri consigli da seguire per una prevenzione efficace del mal di schiena dorsale includono:
Tra i vari sintomi della dorsalgia, si annoverano un dolore acuto localizzato nella parte centrale della schiena, spasmi e generico affaticamento. Se sono coinvolti i nervi, a questi sintomi può aggiungersi pizzicore, brucione o intorpidimento.
Per alleviare i dolori della dorsalgia, occorre mettere a riposo la parte del tronco interessata; in associazione al riposo, il medico può prescrivere una terapia farmacologica a base di antidolorifici o di antinfiammatori non steroidei.
In genere, si consiglia di dormire su un fianco con un cuscino tra le ginocchia, in modo da allineare correttamente la colonna e diminuire il peso sulle vertebre; in alternativa, è consigliata la posizione supina, con la schiena poggiata sul materasso e un cuscino sotto le ginocchia.
La durata di una dorsalgia dipende molto dalla causa scatenante: se è di tipo acuto, la dorsalgia può scomparire nel giro di poche settimane; se di tipo cronico, può durare anche sei mesi.
L'iperlordosi è un'alterazione della curvatura della colonna vertebrale che può riguardare sia i bambini ...
leggi tuttoIl mal di schiena alto, detto anche "dorsalgia" dal momento che è un dolore localizzato al dorso, è un ...
leggi tutto