Per esempio, in alcune persone il dolore alla schiena è acuto, intenso, simile a una coltellata, bruciante oppure associato a una sensazione di contrattura muscolare o di morsa. Quando è di questo tipo, generalmente, il disturbo non interessa tutto il dorso, ma è localizzato in una zona ben precisa, limitando i movimenti che sollecitano i muscoli e le strutture scheletriche presenti in quell'area.
In altri casi, invece, il dolore è più sordo, cupo e diffuso a quasi tutta la parte superiore della schiena, e in alcuni casi si irradia anche alle aree adiacenti, come il collo e la testa (cervicalgia), le spalle e la zona lombare della schiena (lombalgia).
Quasi sempre una dorsalgia moderata-severa si associa a un certo grado di rigidità muscolare, che può dipendere dalla contrattura all'origine del dolore oppure essere una conseguenza di quest'ultimo. Nel secondo caso, la rigidità rappresenta una reazione difensiva dell'organismo che, allertato dalla sensazione dolorosa, limita il movimento delle strutture muscolari e scheletriche e le tiene a riposo, favorendo la guarigione di eventuali lesioni e prevenendo il peggioramento dell'infiammazione. Per questa ragione, in presenza di dolore e rigidità al dorso, non si deve forzare, ma rimanere a riposo, finché il disturbo non è risolto.