Dolore alla spalla che può irradiarsi verso la scapola e il dorso oppure al collo e/o al braccio, fino al gomito, a cui si aggiunge difficoltà di movimento, dovuta ai sintomi dolorosi o a una oggettiva rigidità e limitazione della funzionalità articolare. Tutti o parte di questi sintomi potrebbero essere dovuti alla presenza di contratture dei muscoli localizzati nella regione della spalla, ma anche a numerosi altri problemi di salute a carico dell'apparato muscoloscheletrico o del sistema nervoso. Come fare per capire di che cosa si tratta? E come comportarsi quando il dolore di spalla è effettivamente legato a una contrattura muscolare?
Nel linguaggio comune si indica con "contrattura alla spalla" la contrazione anomala e persistente di un qualunque muscolo presente nella regione compresa tra il lato del collo, la “punta” della spalla e l'angolo inferiore della scapola. Ma anche gli innumerevoli piccoli muscoli presenti nella parte interna dell'articolazione della spalla possono contrarsi e dare problemi per varie ragioni.
In generale, una contrattura muscolare si instaura quando uno o più gruppi di fibre muscolari che compongono un muscolo, anziché andare costantemente incontro a un'alternanza regolare di contrazione e rilassamento, restano bloccate in una posizione di massimo accorciamento. Il fenomeno può verificarsi sia durante il movimento sia a riposo, in modo graduale o improvviso ed è generalmente accompagnato da dolore più o meno intenso.
Se il muscolo contratto è vicino alla superficie cutanea, può essere individuato facilmente poiché si presenta rigido alla palpazione e caratterizzato da un lieve gonfiore che segue il percorso delle fibre muscolari coinvolte.
Quando la contrattura muscolare è modesta o è insorta lentamente (per esempio, a causa del mantenimento di una postura scorretta) i dolori muscolari associati possono essere non troppo accentuati e simili a un intorpidimento, indicativo di uno stato di tensione muscolare. Viceversa, in caso di contrattura acuta improvvisa, il dolore assume il carattere di una fitta repentina o di una scossa elettrica, come tipicamente avviene nel caso dei crampi o di uno strappo muscolare.
I muscoli della spalla maggiormente esposti al rischio di contrazione abnorme, infiammazione e lesioni sono quelli più usati durante i movimenti di sollevamento o lancio di oggetti oppure sottoposti a tensione muscolare significativa mentre si mantiene una posizione inadeguata per molte ore, sul lavoro o durante il riposo notturno. Tra questi ci sono i muscoli sopraspinato, infraspinato, piccolo rotondo e sottoscapolare (che insieme compongono la "cuffia dei rotatori"), il muscolo deltoide, il trapezio, l'elevatore della scapola e i muscoli romboidi.
La cuffia dei rotatori è una struttura muscolo-tendinea complessa che, insieme a tricipiti e bicipiti, aiuta a stabilizzare la testa dell'omero nella cavità della scapola durante molti movimenti del braccio al di sopra della testa, come quelli che si compiono durante la pratica sportiva, per esempio nel lancio di una palla nel baseball, nella battuta e schiacciata nella pallavolo, nella bracciata del nuoto a stile libero o farfalla, nel sollevamento pesi e, in generale, negli sport in cui si utilizza una racchetta (tennis, squash e padel).
Se un movimento di questo tipo viene compiuto con violenza o richiede sforzi eccessivi oppure viene eseguito in modo ripetitivo o senza aver fatto precedere all'allenamento o a una partita la necessaria fase di riscaldamento, i muscoli della cuffia dei rotatori (ma anche il muscolo deltoide, il trapezio, l'elevatore della scapola e i romboidi) possono andare incontro a uno stiramento, a uno strappo muscolare e a conseguente contrazione, generalmente associata a dolore acuto.
La presenza di artrosi cervicale o della spalla, malattie infiammatorie croniche a carico delle articolazioni (artrite reumatoide, gotta, pseudogotta ecc.) oppure patologie del sistema nervoso che interferiscono con la contrazione muscolare (malattia di Parkinson, sclerosi multipla ecc.) aumentano notevolmente il rischio generale di contratture, comprese quelle a carico della spalla.
Anche lo stress è una ben nota causa di rigidità e dolori muscolari a livello del collo e della spalla, soprattutto quando la tensione psicologica si combina con il mantenimento di una postura scorretta durante il lavoro alla scrivania.
Le contratture della spalla, non associate a uno strappo muscolare o a lesioni di tendini o legamenti gravi, sono affrontate con un trattamento che prevede, inizialmente, il riposo dell’articolazione (sia dalle attività quotidiane abituali sia dall'eventuale pratica sportiva o lavorativa), l'applicazione di ghiaccio (a cicli di 15-20 minuti ogni ora) e l’assunzione di analgesici e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per attenuare l'infiammazione e il dolore alla spalla.
I farmaci antinfiammatori possono essere assunti per via orale (compresse, capsule, soluzioni, ecc.) o applicati localmente sulla cute pulita, asciutta e priva di lesioni, sotto forma di gel, creme oppure di cerotti a lento rilascio.
In un secondo tempo, se la situazione non si è completamente risolta, si possono sostituire gli impacchi freddi con l'applicazione di calore, che favorisce il rilassamento delle fibre muscolari e riduce la trasmissione dei segnali dolorosi al sistema nervoso centrale. Inoltre, si possono prevedere sedute di massaggio (effettuato da un fisioterapista) ed eventualmente, su indicazione del medico curante, sottoporsi a una terapia fisica con ultrasuoni, laserterapia o tecarterapia.
Sia quando la contrattura della spalla è stata indotta da un movimento brusco sia quando è insorta a causa del mantenimento di una postura inadeguata per un periodo prolungato, è opportuno supportare il recupero dell'elasticità e della funzionalità del tessuto muscolare e articolare attraverso un ciclo di fisioterapia. Il programma di riabilitazione, che deve essere seguita da un fisioterapista, comprenderà sia esercizi di mobilizzazione e rinforzo della muscolatura della regione della spalla, del collo e della parte superiore del braccio, sia esercizi di stretching per favorire l'allungamento e il rilassamento dei distretti muscolari interessati dalla contrazione eccessiva.
Se la contrattura della spalla è dovuta essenzialmente alla posizione non fisiologica assunta abitualmente mentre si svolge lavoro d'ufficio o si usa il computer, può essere molto utile apprendere esercizi di ginnastica posturale, da effettuare ogni giorno.
Se si pratica attività fisica, il fisioterapista potrà indicare anche come eseguire correttamente esercizi di stretching prima dell'allenamento (aspetto fondamentale per la prevenzione di contratture, strappi e stiramenti muscolari) e come sciogliere i muscoli in modo efficace e sicuro alla fine per evitare di andare incontro a spasmi, crampi e dolori muscolari nelle ore successive o durante la notte.
Un aspetto fondamentale da ricordare in caso di dolore alla spalla dovuto a contratture o a lesioni di varia natura è non avere fretta di riprendere l'attività fisica (che si tratti di sport strutturati o fitness) o lavorativa. Cercare di accelerare i tempi di recupero è sempre una pessima idea perché si rischia di causare danni ulteriori alle fibre muscolari infiammate e di prolungare i sintomi e l'impossibilità di usare normalmente la spalla e il braccio.
In considerazione dell'estrema complessità e delicatezza dell'articolazione della spalla e degli innumerevoli problemi di salute che possono determinare l'insorgenza di dolore e limitazione del movimento a questo livello, ogni volta che compaiono sintomi significativi nella regione anatomica che va dal collo al braccio è necessario consultare il proprio medico curante per una valutazione e per ricevere consigli su come comportarsi.
Se l'esame dei segni e dei sintomi durante la visita e l'analisi delle modalità di insorgenza del dolore alla spalla spesso non permettono al medico curante di emettere una diagnosi certa e di suggerire una cura appropriata o se emerge il sospetto di lesioni a carico delle articolazioni della spalla o del tratto cervicale della colonna vertebrale, sarà necessario sottoporsi a una visita più approfondita da uno specialista, ortopedico e/o neurologo, che sottoporranno la spalla a palpazione mirata e manovre specifiche e prescriveranno alcuni esami strumentali e di medicina di laboratorio.
In particolare, è importante rivolgersi al medico se il paziente, oltre al dolore alla spalla, segnala una significativa rigidità e limitazione del movimento, se il dolore parte dal collo, interessa anche il muscolo trapezio, si irradia verso il braccio ed è accompagnato da mal di testa, formicolii e alterazioni della sensibilità (parestesie), oppure qualora siano evidenti anche gonfiore e/o arrossamento (specie se insorti in modo spontaneo e non in seguito a un trauma o a sforzi eccessivi).
La contrattura alla spalla si può formare in seguito a movimenti buschi o ripetuti dell'arto superiore, che causano uno stiramento o uno strappo a carico dei muscoli della cuffia dei rotatori e la conseguente contrazione all'origine del dolore.
Dolore più o meno intenso all'altezza della spalla, leggero gonfiore e difficoltà di movimento sono i sintomi più comuni ed evidenti della contrattura alla spalla. Per ottenere una diagnosi certa, comunque, è necessario rivolgersi a un medico specialista.
Per sciogliere una contrattura alla spalla si ricorre, solitamente, al riposo e all'applicazione di ghiaccio sulla zona dolorante. È comunque consigliato ricorrere al parere di un medico o di un fisioterapista.
Solitamente una contrattura alla spalla, se ben trattata, richiede un massimo di sette giorni per guarire completamente.
Il trapezio è un grande muscolo che inizia alla base del collo, si estende sulle spalle e arriva fino al ...
leggi tuttoIl dolore alla spalla può avere diverse cause e presentarsi con sintomatologia differente a seconda del ...
leggi tutto