Cosa si intende per colpo d'aria
Con il termine colpo d’aria in genere si fa riferimento a un brusco raffreddamento del corpo (anche solo di una sua parte), solitamente dovuto all’esposizione diretta a correnti di aria fredda, che è ritenuto responsabile di una lunga serie di disturbi, tra cui: mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena (in particolare a carico dei muscoli del collo o della zona lombare, compreso il colpo di strega), e patologie alle vie respiratorie, come mal di gola, raffreddori, febbre, bronchiti e polmoniti.
Il fatto che i colpi d’aria possano essere all’origine di tutti questi problemi sarebbe però per lo più una credenza, per quanto non solo italiana, con scarsi riscontri a livello scientifico.
Le prove più consistenti sembrano quelle riguardanti il legame tra esposizione al freddo e infezioni respiratorie che è stato valutato da alcuni studi, riscontrando un effettivo aumento del rischio di sviluppare queste patologie se si è esposti a basse temperature ambientali. Il raffreddamento della superficie corporea, l’inspirazione di aria fredda attraverso naso e bocca e lo stress da freddo indotto dall’abbassamento della temperatura corporea interna sembrerebbero infatti contribuire in vario modo ad abbassare le difese immunitarie (per esempio causando un restringimento dei vasi sanguigni delle mucose respiratorie e riducendo l’attività dell’apparato muco-ciliare che le protegge); devono però entrare in azione virus o batteri per scatenare effettivamente raffreddori, mal di gola e altri malanni tipici della stagione invernale poiché il freddo da solo non basta. È pur vero che con temperature rigide, le persone tendono a radunarsi in ambienti chiusi e l'affollamento può favorire la trasmissione di agenti infettivi.