A cura della Redazione Brexidol
Le borse sono piccole sacche situate all’interno delle articolazioni che contengono liquido sinoviale, un fluido sieroso necessario per lubrificare le superfici dell’articolazione e favorirne i movimenti.
All’interno del corpo umano sono presenti oltre cento borse: alcune sono localizzate proprio sotto la pelle, e sono chiamate borse superficiali, mentre altre, le borse profonde, si trovano in corrispondenza dei punti di contatto tra le ossa e i tendini, tra i diversi tendini e tra le varie fasce muscolari.
Grazie al liquido che contengono, le borse funzionano come dei cuscinetti: se sono integre, riducono l’attrito e impediscono lo sfregamento tra le diverse componenti dell’articolazione. Oltre alla funzione di protezione, le borse sierose distribuiscono i carichi all’interno delle articolazioni, permettendo movimenti fluidi.
Quando invece una borsa si deteriora, può infiammarsi, causando appunto una borsite, che si manifesta con gonfiore dell’articolazione e dolore nella zona interessata.
Le articolazioni più soggette a borsiti sono quelle della spalla, del gomito, del ginocchio e dell’anca, ma possono essere colpiti anche il bacino, la caviglia, il polso, il tallone e le dita del piede. In particolare, è frequente la borsite della spalla, che spesso provoca un’infiammazione anche della struttura, chiamata cuffia dei rotatori, che consente i movimenti articolari.
Le borsiti possono avere diverse cause, che generalmente vengono classificate in due categorie: infiammatorie ed emorragiche.
Borsite infiammatoria
La borsite infiammatoria è la forma più diffusa e consiste nello sviluppo di un processo infiammatorio causato nella maggior parte dei casi da movimenti ripetuti. I movimenti ripetitivi, infatti, possono provocare un sovraccarico funzionale delle articolazioni, che a lungo andare sono sottoposte a un’eccessiva pressione meccanica; questo determina l’infiammazione della borsa (o delle borse) sulla quale il tendine o il muscolo si appoggia e lo sviluppo del sintomo doloroso.
Le borsiti da sovraccarico funzionale sono anche chiamate borsiti da sfregamento, e colpiscono prevalentemente gli atleti professionisti di alcune discipline (tennis, golf, sollevamento pesi ecc.), ma anche chi pratica questi sport a livello amatoriale con un’elevata frequenza e intensità. Sono a rischio di borsite, inoltre, le persone che svolgono lavori che comportano movimenti ripetitivi, come muratori, imbianchini, falegnami, musicisti ecc.
Una borsite infiammatoria può manifestarsi anche a seguito dell’accumulo di sostanze prodotte nel corso di un processo infiammatorio o degenerativo. Un esempio è la borsite che può colpire le persone che soffrono di gotta, una patologia caratterizzata dall’accumulo di cristalli di urato nell’articolazione a causa dell’iperuricemia, cioè l’alta concentrazione di acido urico nel sangue. In questo caso si parla di borsite chimica.
Tra le possibili cause di borsite infiammatoria rientrano anche le infezioni virali e batteriche, soprattutto da stafilococco, in grado di provocare una borsite settica, oltre che alcune patologie come l’artrite reumatoide che può alterare la composizione del liquido sinoviale.
Borsite emorragica
La borsite emorragica (detta anche traumatica), invece, è dovuta a un trauma subito dall’articolazione, a seguito del quale i vasi sanguigni possono rompersi provocando versamenti di sangue all’interno della borsa e, di conseguenza, la sua irritazione. Nei casi più gravi, il sangue può coagularsi e calcificarsi all’interno della borsa.
Questo tipo di borsite interessa prevalentemente il gomito e il ginocchio ed è comune soprattutto tra gli sportivi che praticano per esempio il rugby, il basket e l’hockey, nei quali sono frequenti gli incidenti, le cadute e i traumi in generale.
I sintomi caratteristici della borsite sono il dolore e la limitazione della funzionalità articolare. Il dolore, generalmente, aumenta se si esercita una pressione in corrispondenza della borsa infiammata o dell’articolazione colpita, e se si eseguono determinati movimenti: per esempio, nel caso della spalla, sollevare il braccio lateralmente può risultare difficile e doloroso. Spesso compaiono anche gonfiore e arrossamento della zona interessata.
Nel caso della borsite dovuta all’accumulo di cristalli di urato e di quella provocata da infezioni batteriche di solito compaiono anche eruzioni cutanee, oltre a dolore, arrossamento e calore nell’area sovrastante la borsa infiammata.
Se invece la borsite è dovuta a un trauma, possono comparire dei lividi provocati dal versamento di sangue all’interno della borsa. Se il versamento è importante, o se la causa della borsite è un’infezione, può comparire la febbre.
Le borsiti possono essere acute e croniche: nel primo caso i sintomi si manifestano molto rapidamente, dopo poche ore o al massimo pochi giorni dalla comparsa della causa scatenante; la forma cronica, invece, può svilupparsi in seguito a diversi episodi acuti o per traumi ripetuti, e in questo caso i sintomi, nel lungo periodo, possono aggravarsi e indebolire i muscoli.
Nei casi più gravi, la limitazione dei movimenti articolari può avere come conseguenza una diminuzione della massa muscolare. In ogni caso bisogna fare riferimento al medico di famiglia o allo specialista che attraverso un’accurata visita e con il supporto di indagini strumentali sarà in grado di formulare una corretta diagnosi.
Chi ha sofferto di borsite, o è a rischio a causa dell’attività lavorativa o fisica che svolge, può adottare alcune misure di prevenzione del disturbo.
Ecco alcuni suggerimenti:
Il trattamento più appropriato per la borsite dipende dal quadro clinico. Nei casi lievi di borsite da sovraccarico funzionale, per la gestione della fase acuta è spesso sufficiente un adeguato periodo di riposo, evitando i movimenti ripetuti o l’attività fisica che hanno causato il dolore e i carichi eccessivi sull’articolazione. Tra i rimedi che possono essere utili in questi casi ci sono gli impacchi con ghiaccio sulla zona interessata per ridurre il gonfiore e l’applicazione di un bendaggio elastico compressivo per immobilizzare l’articolazione e alleviare i disturbi legati ai movimenti. Se necessario, per ottenere sollievo dal dolore e ridurre l’infiammazione, si può ricorrere all’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), per via orale o topica, sotto forma di gel, crema o cerotti medicati.
Nei casi più gravi, dopo una visita specialistica possono essere necessarie somministrazioni locali invasine di farmaci o manovre atte a rimuovere il liquido sinoviale in eccesso, il medico potrebbe essere inoltre considerare necessario assumere una terapia antibiotica (da assumere sotto il controllo del medico seguendo attentamente le indicazioni circa dosaggi e tempi di assunzione).
Se poi il medico dovesse diagnosticare una malattia sottostante, come la gotta o l’artrite reumatoide, alla base della borsite, imposterà un trattamento adeguato a queste patologie; in ogni caso, il rischio di nuovi episodi di borsite in questi pazienti è elevato.
Per una guarigione completa, infine, una volta risolti dolore e gonfiore, è importante seguire un programma di fisioterapia e riabilitazione, con esercizi di ginnastica mirati al rafforzamento dei muscoli e al recupero della piena funzionalità dell’articolazione. In alcuni casi può essere utile anche una terapia fisica, per esempio cicli di ultrasuoni o laserterapia.
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