A cura della Redazione Brexidol
Il “colpo di frusta”, o più correttamente la distorsione del rachide cervicale, è una patologia molto comune legata a un movimento brusco tale da far flettere rapidamente la testa indietro e poi in avanti.
Il colpo di frusta è un trauma distorsivo del tratto cervicale della colonna vertebrale che si verifica tipicamente in seguito a tamponamenti automobilistici. Può presentarsi con una varietà di sintomi ed esistono diverse controversie per quanto riguarda sia la diagnosi sia i trattamenti delle lesioni da colpo di frusta che possono avere ripercussioni sulla salute di vertebre cervicali, muscoli, nervi, dischi intervertebrali e legamenti del collo.
Il termine "colpo di frusta" fu coniato per la prima volta da Harold Crowe nel 1928 per definire le lesioni da accelerazione-decelerazione che si verificano alla colonna cervicale o alla regione del collo. Il colpo di frusta è la lesione più comune associata agli incidenti stradali: colpisce fino a oltre l’80 per cento degli individui coinvolti in collisioni ed è dovuto a un brusco movimento del capo, tipicamente in seguito a un tamponamento automobilistico di una certa rilevanza o ad alta velocità. In pratica si verifica quando il collo supera i limiti fisiologici di movimento e si flette bruscamente all’indietro per poi flettersi di nuovo in avanti.
Il colpo di frusta può presentarsi con una sintomatologia così varia che in genere si parla di disturbi associati al colpo di frusta (dall’inglese Whiplash-associated disorders o Wad). La maggior parte dei sintomi del colpo di frusta si sviluppano entro 24 ore dal trauma e possono includere:
Altri sintomi che possono talvolta accompagnareil colpo di frusta comprendono:
È stato proposto anche un sistema di classificazione per definire la gravità del colpo di frusta. In caso di lesioni di primo grado, il paziente lamenta dolore al collo, rigidità e dolorabilità senza che vengano evidenziati segni all’esame fisico. Nel caso di lesioni di secondo grado sono evidenti segni muscoloscheletrici tra cui una riduzione della gamma di movimenti e punti dolenti. Nelle lesioni di terzo grado sono presenti anche manifestazioni neurologiche, tra cui deficit sensoriali, diminuzione dei riflessi tendinei profondi e debolezza muscolare. Infine, nelle lesioni di quarto grado il paziente presenta una frattura.
Alcuni studi suggeriscono che la lesione da colpo di frusta possa verificarsi come conseguenza dell'eccessiva estensione delle vertebre cervicali inferiori in relazione a una relativa flessione delle vertebre cervicali superiori, che produce una forma a S della colonna vertebrale cervicale nel momento dell'impatto.
Nonostante il gran numero di tamponamenti che avvengono tutti i giorni sulle strade e l’elevata frequenza con cui si verifica il colpo di frusta, i meccanismi delle lesioni non sono stati ancora completamente compresi. Uno dei motivi è che il trauma non è necessariamente accompagnato da evidenti danni ai tessuti rilevabili con la radiografia o la risonanza magnetica.
Alcune osservazioni fanno tuttavia pensare a un ruolo di più fattori nella lesione da colpo di frusta tra cui la distrazione vertebrale (lesione vertebrale causata dal movimento di estensione/flessione della colonna tipico del colpo di frusta), ma anche possibili danni a faccette articolari (piccole articolazioni che collegano le vertebre nella loro parte posteriore e la cui funzione principale è garantire la stabilità in rotazione), legamenti spinali, radici nervose, dischi intervertebrali, cartilagine ecc. Nella maggior parte dei casi, come già accennato, la causa del colpo di frusta è un incidente automobilistico, in particolare il tamponamento. Altre possibili cause sono:
La diagnosi del colpo di frusta è inizialmente clinica. In genere dopo l’evento traumatico il paziente si reca al pronto soccorso dove si procede con un’attenta valutazione dei sintomi, dai classici dolori a collo, braccia e spalle a eventuali problemi di memoria e concentrazione o deficit della sensibilità dei nervi, formicolii, ecc. Dopo questo primo inquadramento si valuta se ci sono i presupposti per procedere con esami strumentali per evidenziare le possibili lesioni secondarie al colpo di frusta.
Spesso il medico richiede l’esecuzione di una radiografia, che però di rado permette di evidenziare lesioni in fase acuta. I reperti radiografici più comuni sono infatti alterazioni degenerative preesistenti o una leggera perdita della normale curva lordotica del rachide cervicale.
Se il meccanismo che ha determinato il colpo di frusta è stato molto violento e sono presenti alterazioni della sensibilità nervosa, dolore e una ridotta mobilità il medico potrebbe prescrivere indagini diagnostiche di secondo livello.
La cura delle lesioni da colpo di frusta può essere più difficile di quanto si pensi per diversi motivi, in primo luogo perché i pazienti spesso lamentano dolori e fastidi senza alcuna evidenza radiologica o clinica di lesioni.
In prima battuta di solito il medico consiglia di stare a riposo e ricorrere al collare cervicale.
Altri trattamenti che potrebbero essere prescritti in fase acuta sono:
È importante fare sempre riferimento al medico che valuta caso per caso. Se dopo un periodo di un paio di settimane dal trauma che ha determinato il colpo di frusta persistono il dolore e altri sintomi è bene rivolgersi a specialisti in fisiatria per effettuare le visite necessarie e se necessario iniziare un programma di riabilitazione ad hoc. Non appena il dolore lo consente potrebbe essere utile, sotto la supervisione del fisiatra lavorare sulla mobilità del collo con esercizi attivi per allungare i muscoli di questa zona del corpo e aumentarne la forza. L’esercizio e la mobilizzazione sono utili anche nei pazienti che hanno sviluppato un dolore cronico al collo.
L’esito e il decorso del colpo di frusta sono estremamente variabili. Molto dipende dalla presenza di eventuali patologie preesistenti, dalla gravità dei disturbi riferiti dal paziente, dall’età e dallo stato socio-economico. Di norma la guarigione completa si verifica in un periodo variabile da pochi giorni a diverse settimane. Tuttavia in alcuni casi possono rimanere degli “strascichi” a distanza di tempo, i più comuni sono cervicalgia cronica, riduzione della mobilità, vertigini e/o mal di testa.
La prevenzione del colpo di frusta si basa essenzialmente su semplici accorgimenti che riducono il rischio di incorrere in traumi che possano provocarlo.
I principali consigli sono:
Il dolore cervicale, più correttamente cervicalgia, è un disturbo osteoarticolare molto frequente che ...
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