Il dolore muscolare, o mialgia, è un sintomo tanto comune quanto fastidioso. Può interessare uno o più muscoli e tra i distretti più spesso colpiti ci sono gli arti inferiori e superiori. Il dolore alle braccia, in particolare, può riguardare uno o entrambi gli arti e talvolta coinvolgere, oltre ai muscoli, anche un’altra struttura, come i tendini, i legamenti o addirittura le ossa.
I sintomi più spesso associati al dolore muscolare alle braccia comprendono:
Il dolore muscolare alle braccia può avere un’intensità variabile, da lieve a molto forte, e può essere acuto o persistente. Inoltre può essere localizzato solo alle braccia oppure coinvolgere anche altre strutture e parti del corpo. Se all’origine del dolore c’è un trauma locale o esercizi intensi, i muscoli interessati saranno solo quelli delle braccia. Se invece il dolore muscolare agli arti superiori è secondario ad altre patologie, spesso il dolore è diffuso anche ad altri tessuti e aree del corpo.
Le possibili cause del dolore muscolare alle braccia sono numerose e possono essere legate a diversi fattori. Da una parte c’è il dolore che può sopraggiungere in seguito a un trauma diretto, a un’attività fisica particolarmente intensa o a sforzi eccessivi protratti nel tempo, legati alla propria attività lavorativa, con la complicità di posture scorrette che favoriscono l’affaticamento muscolare. In questo caso le forme più comuni di dolore muscolare saranno causate da contusioni, contratture, stiramenti e strappi. Dall’altra, il dolore al braccio può essere anche un sintomo spia di alcune patologie, dall’influenza a malattie reumatiche.
Il dolore muscolare post-allenamento è probabilmente la forma più comune e meno grave di dolore alle braccia. È dovuto agli effetti di microlesioni delle fibre muscolari ed è in genere accompagnato da una riduzione della forza. Di solito insorge entro 24 ore dalla sessione di allenamento e si risolve in modo spontaneo in un paio di giorni. Le contusioni, invece, sono le classiche lesioni da traumi diretti. Il dolore muscolare in questi casi è associato a gonfiore e infiammazione. Altre volte i muscoli delle braccia possono subire contratture, frequenti sia negli atleti sottoposti a allenamenti eccessivi sia, al contrario, nelle persone poco allenate che si sottopongono a un allenamento non commisurato alla loro forma fisica.
Lo stiramento, che consiste in un eccessivo allungamento delle fibre del muscolo, causa tipicamente un dolore localizzato. Lo strappo è una delle cause più temibili di dolore muscolare in quanto consiste nella rottura di un numero variabile di fibre muscolari ed è sempre accompagnato da stravaso di sangue.
In alcuni casi il dolore alle braccia può essere anche legato alla cervicale o a patologie a carico delle spalle, come una distorsione o le tendiniti della cuffia dei rotatori, che hanno ripercussioni anche sugli arti superiori. Il dolore muscolare alle braccia può essere secondario anche a mialgie virali e a malattie reumatiche. In questi casi, il dolore non è localizzato solo al braccio, ma può interessare anche altre aree. Inoltre può riguardare i muscoli, ma anche altre strutture, a partire dalle articolazioni.
Un’ulteriore causa tipica di dolore al braccio è rappresentata dal gomito del tennista: un’infiammazione dei tendini estensori delle dita e del polso a livello dell’epicondilo (una sporgenza ossea del gomito) che, a dispetto del nome, non colpisce solo chi gioca a tennis. Il sintomo più caratteristico è il dolore nella parte esterna del gomito che talvolta si irradia ai muscoli dell’avambraccio e al polso. In diversi casi l’infiammazione ha un inizio lento che porta a sottovalutare il problema finché il dolore non arriva a farsi sentire in modo vivo e a causare anche difficoltà a usare la mano per fare presa su un oggetto.
Per ridurre o contrastare il dolore muscolare, alle braccia, come ad altri distretti corporei, è necessario risalire all’origine del problema. Se non si tratta di un fastidio passeggero è importante rivolgersi al proprio medico, che poi valuterà l’opportunità di una visita con uno specialista e l’esecuzione di eventuali esami prima di proporre una terapia mirata.
In caso di dolore acuto associato a un uso eccessivo dei muscoli, per esempio durante lo sport, oppure a un infortunio, il primo accorgimento da prendere è mettere a riposo la zona interessata. L’applicazione di impacchi di ghiaccio può aiutare a lenire la sensazione dolorosa e a ridurre l’eventuale gonfiore. Per attenuare il dolore e l’infiammazione si può anche contare su farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), antidolorifici. Gli antinfiammatori possono essere applicati sull’area dolorante sotto forma di creme, gel o cerotti medicati, oppure assunti per bocca, a seconda della gravità della lesione. In alcuni casi possono giovare anche la fisioterapia, con programmi di riabilitazione mirati, o l’eventuale ricorso a terapie fisiche e ai massaggi. Anche lo stretching ha un ruolo importante perché aiuta a eliminare le contratture muscolari e a ridurre il rischio di nuovi traumi e lesioni.
La strategia migliore per prevenire il dolore muscolare imputabile a sovrallenamento, sforzi o traumi muscolari è allenarsi in modo adeguato e intervenire sulle posture scorrette quando, per esempio, si sollevano pesi o si eseguono movimenti ripetitivi con le braccia. Quando si inizia una sessione di allenamento bisogna innanzitutto fare un corretto riscaldamento muscolare. L’attivazione progressiva dei gruppi muscolari permette di aumentare la circolazione periferica e l’apporto di ossigeno, limitando i microtraumi. Una postura corretta mentre si eseguono gli esercizi o attività manuali è altrettanto importante.
Sempre in un’ottica di prevenzione, alla fine della sessione di allenamento (soprattutto se è stata molto intensa) è sempre bene dedicare del tempo al defaticamento e allo stretching. Il defaticamento permette di favorire l’eliminazione dell'acido lattico e di altre sostanze accumulate nel sangue e nei muscoli. Inoltre aiuta a normalizzare la respirazione e la circolazione, a distendere i muscoli e a ridurre il dolore muscolare. Lo stretching dal canto suo migliora la flessibilità e l’elasticità di muscoli e tendini e favorisce il rilassamento, riducendo così stress e tensione.
Un ultimo accorgimento sempre valido riguarda l’idratazione e l’alimentazione. Un apporto adeguato di liquidi consente ai muscoli di affrontare meglio lo sforzo; per questo motivo è bene idratarsi prima, durante e dopo l’allenamento, in modo da compensare le perdite di liquidi dovuta alla sudorazione. Inoltre, un’alimentazione equilibrata e varia influenza positivamente le prestazioni e aiuta a garantire un recupero ottimale.
La causa più frequente dei dolori muscolari alle braccia riguarda un'attività fisica particolarmente intensa (sport, sollevamento di oggetti pesanti, ecc.); anche una postura scorretta, contusioni, strappi e traumi possono creare dolore alle braccia.
Si consiglia di mettere a riposo la zona interessata; allo stesso tempo, possono essere d'aiuto anche impacchi di ghiaccio e l'applicazione di cerotti medicati o gel antinfiammatori non steroidei, dal potere lenitivo. Se non si tratta di un fastidio passeggero, però, è importante rivolgersi al medico, che valuterà l'opportunità di una visita con uno specialista e prescriverà eventuali esami prima di proporre una terapia mirata.
In base alla gravità del dolore, il medico potrà prescrivere una terapia mirata a base di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e/o antidolorifici.
Per prevenire i dolori muscolari alle braccia, è caldamente consigliato un programma di riscaldamento, stretching e allungamento muscolare, da eseguire sia prima sia dopo lo sforzo o l'attività fisica.
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